Il tesoro della Tomba dello Scarabeo Dorato
Terminato presso il Laboratorio di Restauro della Fondazione Vulci il Micro scavo del pane di terra proveniente dalla tomba dello Scarabeo Dorato, venuta alla luce lo scorso Febbraio nel Parco Archeologico Naturalistico di Vulci. I tecnici Restauratori hanno rinvenuto un secondo scarabeo, bellissimo, di fattura egizia raffigurante un leopardo, una palma e un sole. All’interno della tomba sono stati rinvenuti i resti ossei di una ragazza e il suo corredo funebre composto da oggetti straordinari tra i quali due fibule, una in bronzo e ambra, l’altra in oro, e una collana in ambra la cui legatura è in rame. Tra i reperti recuperati anche alcune tazze con lamelle in argento a forma di croce incollate su fondo con del mastice e una stupenda e rara tazza “baccellata”. Il numero degli oggetti e la squisita fattura del corredo, la ricercatezza dello stile, come anche la lontananza della provenienza, fanno ipotizzare che la giovinetta defunta potesse essere una principessa.
E’ ovviamente ancora un’ipotesi, ma ormai è quasi certo. Il mistero della giovane di cui è stata trovata la sepoltura, è legato a una prematuramente scomparsa “principessa etrusca”, che nel gergo degli storici non individua una figlia di re ma un’appartenente a una famiglia aristocratica, quindi a una delle prime famiglie d’alto lignaggio della nascente società etrusca.