Riapre il Museo Archeologico Nazionale di Vulci
Il 29 giugno riapre al pubblico il Museo Archeologico Nazionale di Vulci, completamente rinnovato nel suo allestimento.
Il Museo, ospitato nel monumentale Castello della Badia, risalente nella sua prima fase al IX secolo, venne istituito nel 1975 e divenne da subito un efficace presidio di controllo del territorio contro gli scavatori clandestini, che in quegli anni depredavano sistematicamente le importanti necropoli della Maremma laziale. Nel 1999, con la sottoscrizione della Convenzione Stato – Enti Locali, si raggiunse un altro importante traguardo: la costituzione del Parco Naturalistico Archeologico di Vulci, una delle prime esperienze di questo tipo in Italia.
Oggi il Museo Archeologico di Vulci si presenta con una veste nuova: un Museo per il territorio e un luogo accogliente per i vari tipi di pubblico, dai bambini agli anziani, alle famiglie, alle scuole e ai diversamente abili, senza rinunciare a soddisfare le esigenze degli specialisti. Il percorso museale ripercorre i secoli di storia della città e racconta i diversi aspetti della vita degli Etruschi di Vulci: uno spaccato di campo di urne del IX secolo a. C., le sfarzose camere funerarie dei principes dell’Orientalizzante, la ricostruzione del porto marittimo di Regisvilla fino ad arrivare alle botteghe artigianali di IV secolo a. C. Sale con colori luminosi e vetrine dotate di un fondale con illustrazioni ad acquarello creano un’esperienza di visita accogliente e suggestiva. Due installazioni multimediali, inoltre, rendono il pubblico partecipe dell’attività che gli archeologi svolgono per restituire alle comunità l’identità culturale di un territorio, a partire dal momento dello scavo e successivamente del restauro e del recupero del patrimonio.
Il Museo, che ancor più nella sua veste rinnovata si pone in un dialogo diretto con le altre risorse culturali e paesaggistiche del Parco Naturalistico Archeologico di Vulci e con i territori della Maremma laziale, intende così riaffermare i valori di una cultura che è un diritto costituzionalmente garantito per tutti e diventare un riferimento preciso per un progetto di sviluppo del territorio pienamente compatibile e condiviso con le comunità locali.
All’inaugurazione sarà presente il Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo On. Prof. Antimo Cesaro, la soprintendente Dott.ssa Alfonsina Russo Tagliente, le funzionarie della soprintendenza Dott.ssa Patrizia Petitti e Dott.ssa Simona Carosi, il presidente della Fondazione Vulci Dott. Carmelo Messina, i sindaci di Montalto di Castro e Canino Sergio Caci e Lina Novelli e l’assessore alla cultura del comune di Montalto di Castro, Eleonora Sacconi.
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